Escursionista a Barbarano Mossano, Colli Berici

I 5 sentieri che devi assolutamente percorrere a Barbarano Mossano

Tra le colline del Comune di Barbarano Mossano ci sono alcuni sentieri molto affascinanti, con una biodiversità estremamente varia tipica dei Colli Berici. Concentriamoci sui 5 sentieri da percorrere assolutamente a Barbarano Mossano. Quattro sono ideali per una giornata di trekking tra i Colli Berici, uno di questi invece è un percorso ciclabile per gli amanti della bici.

Sentiero della Cengia

Sentiero 71

Il sentiero della Cengia parte da Piazza Roma, la piazza centrale del paese di Barbarano, segue poi sulla Dorsale dei Berici, svolta a destra in via San Martino e successivamente a sinistra in via Cognola. Da quel punto basta seguire le indicazioni per il sentiero 71. Il percorso si snoda tra alcuni punti storici e naturalistici tra i più interessanti del Comune di Barbarano Mossano e dei Colli Berici in generale.

Dopo pochi minuti dall’inizio del tragitto in via San Martino si trova una lapide in ricordo di Andrea Ferretto (1864 - 1942), nativo di Barbarano e inventore del dattilomusicografo, una macchina innovativa del 1920 simile a una macchina da scrivere e creata per la produzione di spartiti musicali. Poco dopo si passa affianco all'Ospedale di San Martino, edificio costruito dopo il 1000 dai monaci Benedettini per dare rifugio a poveri e pellegrini. Negli anni l’edificio ha subito notevoli manomissioni, ma dalla strada è visibile una sequenza di piccoli archi dell'epoca che sorreggono il tetto.

Percorrendo il sentiero si inizia a scorgere la vetta del Monte Cengia. La cima formata da una parete rocciosa deriva da un’antica barriera corallina formatasi in un mare caldo durante l'epoca oligocenica tra i 23 e i 33 milioni di anni fa. Raggiunta la vetta si gode una vista stupenda sulla pianura e i vicini Colli Euganei, ottimo punto di osservazione per seguire il volo della poiana, del gheppio e di altri rapaci che nidificano o svernano. Dopodiché, una volta sulla via del ritorno, si possono trovare le trincee di Monte Tondo, realizzate durante la Prima Guerra Mondiale dai reparti che si esercitavano in loco prima di essere mandati sul fronte tra l'Alto Vicentino e il Trentino.

Proprio nel finale, prima di tornare nel centro di Barbarano, raggiunta via Pigiavento si arriva a Villa Godi Marinoni. L'antico castello di Barbarano dovrebbe coincidere proprio con l’area oggi occupata dalla Villa, ceduta dalla Serenissima agli inizi del '500 alla famiglia Godi e rinnovata nel 1716 da Massimiliano Godi, assumendo l'aspetto odierno. Accanto si trova la cappella di San Gaetano da Thiene, costruita nel 1709.

Vista Monte Cengia, sentiero 71 Barbarano Mossano

Sentiero della Fontana del Lavello

Sentiero 73

Il sentiero della Fontana del Lavello parte da Piazza Roma, la piazza centrale del paese di Barbarano, segue poi un tratto di via Vicariato, successivamente devia a destra su via Palladio e poi su via Farlenda. Arrivati alla provinciale Dorsale dei Berici, passa attraverso un varco nel muro di contenimento che permette di raggiungere terrazzamenti coltivati con ulivi e vigne sostenuti da muri a secco: le cosiddette masiere. Da quel punto basta seguire le indicazioni per il sentiero 73. Il percorso si snoda tra alcuni punti storici e naturalistici tra i più interessanti del Comune di Barbarano Mossano e dei Colli Berici in generale.

Il punto principale del sentiero più breve di Barbarano Mossano è la Fontana del Lavello, una cavità incassata nel monte che raccoglie le acque di una modesta sorgente, ma preziosa un tempo per le famiglie che abitavano in zona.

Sopra il sentiero poi si possono vedere delle piccole pareti rocciose alte pochi metri, alla cui base si aprono delle semplici rientranze, i covoli. Lungo il percorso ci si imbatte in seguito con il Rio delle Scudellette, lo scaranto di Barbarano. Sulle sue sponde vegetano felci e, in particolare, l’aglio orsino, conosciuto per il suo intenso aroma e la notevole fioritura. Lungo Rio delle Scudellette, essendo fornito d'acqua tutto l’anno, sorgevano ben 12 mulini di cui purtroppo sono rimaste pochissime tracce.

Dulcis in fundo si trova Palazzo dei Canonici. Con il ritorno in centro paese l'itinerario si conclude con la vista in Piazza Roma di Palazzo dei Canonici, un antico palazzo di cui le prime notizie documentate risalgono al 1187. Ristrutturato più volte nei secoli, la più imponente che dettò anche l'attuale silhouette del palazzo fu quella eseguita nel 1530, finanziata da Paolo Godi, arciprete di Barbarano. Questo edificio è attualmente il cuore culturale del paese, nel quale vengono allestite mostre temporanee e hanno sede la biblioteca comunale e l'ufficio turistico.

Rio delle Scudellette Barbarano Mossano, Colli Berici

Sentiero della Scudelletta

Sentiero 75

Il sentiero della Scudelletta parte da Piazza Roma, la piazza centrale del paese di Barbarano, segue poi sulla Dorsale dei Berici, svolta a destra in via San Martino e successivamente a sinistra in via Cognola. Da quel punto basta seguire le indicazioni per il sentiero 75. Il percorso si snoda tra alcuni punti storici e naturalistici tra i più interessanti del Comune di Barbarano Mossano e dei Colli Berici in generale.

Poco dopo aver intrapreso l'itinerario si trova l'Ospedale di San Martino, edificio costruito dopo l'anno 1000 dai monaci Benedettini per dare rifugio a poveri e pellegrini. Negli anni la struttura ha subito notevoli manomissioni. Dalla strada è visibile una sequenza di piccoli archi che sorreggono il tetto, unico resto visibile del dell'antico edificio.

Poco dopo essersi addentrati nel bosco si trova la Necropoli di Barbarano, una serie di cinque tombe rupestri di forma rettangolare scavate in un lastrone di roccia superficiale. Alcuni elementi particolari della necropoli sono il "poggiatesta” e le canalette attorno alle fosse che impedivano all’acqua di entrare. All’interno sono stati rinvenuti alcuni frammenti parte probabilmente di un corredo funebre.

Una particolarità molto piacevole lungo il sentiero è la vista dell'albero di Giuda. Tra la fine di marzo e l'inizio di aprile la passeggiata è resa ancora più gradevole dalla stupenda fioritura di questo albero, il quale colora di rosa porpora il paesaggio naturale. L'albero di Giuda è un tipo di pianta mediterranea che dimostra come questa parte esposta a Sud dei Colli Berici abbia un inverno relativamente mite.

Oltre all'albero di Giuda una particolarità del percorso sono le tante betulle che si possono trovare. Nei pressi della località di San Giovanni in Monte si può notare la presenza di betulle spontanee, frammiste a castagni, carpini bianchi e carpini neri, che testimoniano i climi freddi di epoche remote.

Verso il finale della camminata tra i boschi di Barbarano Mossano lungo il sentiero 75 si trova la Chiesa vecchia di San Giovanni. La chiesa non ha origini chiare, ma l'ipotesi più diffusa è che fu costruita dall’Ordine dei Templari. Le notizie certe della documentazione disponibile sono che la chiesa risale al 1306 e dal 1459 diventa sede dei Carmelitani fino alla fine del XVII secolo. Dal 1954 viene ceduta all’Esercito Italiano e chiusa al culto, oggi può essere visitata internamente una volta l'anno grazie all'associazione Italia Nostra.

Albero di Giuda lungo sentiero 75, Barbarano Mossano

Il Percorso delle Fontane

Percorso ciclabile 77

Il percorso delle Fontane è per lo più su strada asfaltata, indicato per la bici. Parte da Piazza Breganzato, la piazza centrale del paese di Ponte di Barbarano, fronte Villa Sangiantofetti Rigon in via Crispi, si dirige poi in direzione est verso Villa Pedrina e Villa Ghiotto in località Monticello, seguendo le indicazioni per il percorso ciclabile 77. Il percorso ciclabile si snoda tra alcuni punti storici e naturalistici tra i più interessanti del Comune di Barbarano Mossano e dei Colli Berici in generale.

Il primo punto d'interesse è appunto Villa Sangiantofetti Rigon, uno stupendo classico esempio di villa veneta, ricavata da una serie di ristrutturazioni e ampliamenti. La costruzione si colloca in due momenti, nel corso della seconda metà del '500 il pianterreno con arcate, colonne e cornici tutte in pietra gialla di Nanto, durante il '600 invece la parte del piano superiore fatta in pietra bianca di Vicenza.

Lungo il percorso, molto vicine tra loro, si trovano poi Villa Ghiotto e Villa Pedrina, due ville confinanti in località Monticello. Villa Ghiotto fu costruita in età gotica e ristrutturata in epoca rinascimentale tra il '400 e '500. Villa Pedrina invece risale al '500 e nei secoli successivi probabilmente ospitò una comunità di monaci. In seguito si raggiunge la colombara Donadello. Costruita probabilmente a metà del '300, è una torre-colombara tra le più antiche del territorio vicentino. La si raggiunge attraversando un suggestivo viale di cipressi.

Ma uno dei principali punti d'interesse è sicuramente il convento di San Pancrazio. Risalente al 1501 e dedicato a Pancrazio, cavaliere romano vissuto tra il '200 e '300. Comprende il convento, la chiesa con il chiostro e il cimitero. I frati di San Pancrazio offrono tutt'oggi la possibilità a turisti, visitatori e fedeli, di soggiornare per fini spirituali all’interno del convento, oltreché visitarlo.

Continuando il tragitto ci si imbatte poi con il Bagno di Barbarano, una fonte idrotermale presso la quale sgorga dal fondo una sorgente che eroga acque tiepide, nei secoli scorsi utilizzato dagli abitanti come bagno pubblico. E infine si può vedere esternamente Villa Testa Sinigaglia, detta anche Ca’ Barziza. Villa fatta costruire verso la metà del '600 dal nobiluomo Giovanni Maria Marchesini, la facciata presenta 4 semi-colonne e numerose statue tipiche del tardo '500.

Villa Sangiantofetti Rigon all'inizio del percorso ciclabile 77, Barbarano Mossano

Sentiero di San Bernardino

Sentiero 81

Il sentiero di San Bernardino parte dalla piazza centrale del paese di Mossano, si avvia in direzione monte e svolta poi a sinistra lungo lo Strido de Castelan che scende alla Valle dei Mulini. Da quel punto basta seguire le indicazioni per il sentiero 81. Il percorso si snoda tra alcuni punti storici e naturalistici tra i più interessanti del Comune di Barbarano Mossano e dei Colli Berici in generale.

Il primo rilievo interessante è uno dei più famosi di tutto il territorio comunale, e sicuramente uno dei più famosi di tutta la zona dei Berici: la Valle dei Mulini. La strada dei mulini di Mossano, o anche Contrà dei Munari, inizia con la vista delle macine di Mulino Cuchèi. Lungo la strada si intravede poi un mulino con il tipico ingresso arcuato. Passando dietro i rustici e arrivati allo scaranto si trova un altro mulino, datato 1904. Usciti in strada e oltrepassato un ponticello si arriva alla Fontana di Mossano, che un tempo alimentava i mulini.

In seguito, sopra la Fontana di Mossano, si trova uno dei più misteriosi ambienti di roccia d'Italia, chiamato Le Prigioni. Antico palazzo scavato quasi interamente nella roccia su cavità naturali per ottenere stanze, scale, porte e finestre. Già dal XIV secolo fonti storiche ne parlano come un luogo in disuso, si pensa che in precedenza l'edificio fu usato come posto di guardia per i possedimenti del vescovo di Vicenza.

In seguito, imboccata via Colombara, dopo 30 metri circa si può notare sulla sinistra prima il covolo della Catibalda e dopo due tornanti una fattoria che conserva ancora il portico e una bella torre: la Colombara, l'edificio che da il nome alla via stessa.

Scesi poi a Cà Leopardi si vede il Covolo di Paìna e in seguito alcune grotte naturali usate fino ai giorni nostri dai pastori. La più grande di queste è il Covolo delle Tette, chiamato così per le vistose stalattiti mammellonate. Successivamente si può notare il Pinnacolo di S. Bernardino: dopo la vista sullo sfondo di colle Montruglio con Villa Pigafetta Camerini, si apre uno scorcio proprio sul Pinnacolo di S. Bernardino, l'unica torre di roccia dei Colli Berici, alta una decina di metri, alla base della quale si apre la Grotta di S. Bernardino. Il sentiero 81 passa circa 100 metri sopra questi luoghi, prima di avviarsi alla fine con ritorno alla piazza centrale del paese di Mossano.

Valle dei Mulini, Barbarano Mossano

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