Lo spirito libero dell'artista girovago

Giovanni Demio in mostra a Schio

TRA TIZIANO E TINTORETTO

Definito da Andrea Palladio “huomo di bellissimo ingegno”, Giovanni Demio nato a Schio intorno al 1500-1505, è uno degli artisti più eccentrici e sfuggenti che si siano espressi in Italia nei decenni centrali del Cinquecento

LA MANIERA MODERNA

Un caso emblematico di maestro girovago

Più vecchio di Bassano, Tintoretto e Veronese, Giovanni Demio è attivo - trentenne - a Brescia, in un muoversi fervido di stimoli con escursioni certe, per curiosità intellettuale, a Parma per ammirare Parmigianino, a Mantova per studiare Giulio Romano, a Verona per guardare le opere di Torbido e Caroto, a Brescia per incrociare Savoldo, Romanino e Moretto.

Sembra così che, svolgendosi in area padana, la sua affermazione sia di segno antiveneziano, agli antipodi di Tiziano e di Tintoretto, con una mediata riflessione su Raffaello e con l’inevitabile approdo nei dintorni di Michelangelo, nell’orbita di Vasari. Da questa complessa formazione, originale ed autonoma rispetto ai veneziani, e piuttosto in sintonia (e in anticipo) con quella di Jacopo Bassano, nasce la prima commissione pubblica conosciuta, il Martirio di san Lorenzo (1533) a Torrebelvicino.

Oltre che nella sua città natale e nella vicina Vicenza, operò nel territorio benacense, a Venezia, Brescia, Padova, Milano, Napoli, Salerno, Pisa, Orvieto e, presumibilmente, a Verona, Firenze e Roma.

LA MOSTRA

Da Ottobre 2018 a MAGGIO 2019 a Schio, Palazzo Fogazzaro

La mostra dal titolo Giovanni Demio e la maniera moderna. Tra Tiziano e Tintoretto in programma da Ottobre 2018 a Marzo 2019 a Schio a Palazzo Fogazzaro, riunisce per la prima volta una serie di dipinti di custoditi in musei, chiese e collezioni private di tutta Italia.

Le opere sono poste in dialogo e a confronto con significative testimonianze di pittori che influenzarono e ai quali si accostò l’eccentrico artista scledense e che rappresentano le varie declinazioni del manierismo in area padana e veneta.

«Tiziano, Tintoretto, Veronese, Jacopo Bassano, Moretto, Romanino, Schiavone, i grandi del Cinquecento che influenzarono il percorso artistico di Giovanni Demio, arrivano oggi a Schio, come amici a una festa di compleanno, con le loro opere provenienti da quei luoghi d'Italia che Demio raggiunse per vederli. Una occasione unica per capire la formazione di un pittore. Una quantità di suggestioni per riconoscere quello che aveva visto quest’“huomo di bellissimo ingegno” per dare vita alla propria arte» Vittorio Sgarbi.

La mostra è progettata da Contemplazioni e curata da Vittorio Sgarbi con la direzione artistica di Giovanni Lettini, Sara Pallavicini, Stefano Morelli e la ricerca scientifica di Pietro Di Natale.

Alla fine del percorso espositivo, i visitatori saranno accolti da un’esperienza di realtà virtuale resa possibile da Sparkling e Venetcom: un viaggio immersivo nella chiesa milanese di Santa Maria delle Grazie dove, nella Cappella Sauli la pala d'altare e l'intera decorazione comprendente gli affreschi e i bassorilievi, è stata eseguita proprio da Giovanni Demio.

Servizio del TG1 sulla mostra