I CROSTACEI FOSSILI DEL VENETO

Uno dei musei di Archeologia e Scienze Naturali tra più importanti della provincia di Vicenza

riscoprire il passato, tra uomo e natura

Il territorio della Valle dell'Agno ha raccolto i segni del tempo lasciati dalle forze naturali e dalle antiche civiltà che lo hanno abitato.

la storia del nostro pianeta

Tra rocce, minerali e fossili

Il Museo conserva ed espone testimonianze archeologiche e naturalistiche relative al territorio dell'Agno-Chiampo, svolge attività di ricerca, di didattica e divulgazione. Si pone come punto di riferimento culturale per i cittadini dell'Ovest vicentino su tutte le problematiche relative all'archeologia e alle scienze naturali.
Si distingue per la sua importanza internazionale la collezione di granchi fossili; altre collezioni naturalistiche riguardano altri fossili del territorio e minerali e gemme del vicentino. 

La sezione naturalistica del Museo svolge attività di ricerca principalmente nei settori della paleontologia e della mineralogia. In entrambi i campi l’interesse è rivolto prettamente all’ambito territoriale locale dell’area berico-lessinea (Vicenza, Italia settentrionale).
Gli artefici della ricerca sono: soci dell’Associazione Amici del Museo “G. Zannato”, consulenti scientifici esterni, personale di Istituti Universitari ed enti di ricerca italiani ed esteri.

I NOSTRI ANTENATI

Veneti antichi e non solo

Le testimonianze archeologiche vanno dalla preistoria a fino ai Longobardi.
Al Museo sono esposti reperti Neolitici appartenenti all'età del bronzo e del ferro, resti e reperti del popolo celtico, dell'età romana e dell'età longobarda, tutti provenienti dal territorio del Sistema Museale Agno-Chiampo.

cenni storici 

Quasi un secolo di storia

Fondato nel 1922 come museo privato dal Cav. Giuseppe Zannato, diventa comunale nel 1983.

Nel 1983 inizia con tre sale, che salgono a sette nel 1998. In questo periodo la sede è nel seminterrato della Biblioteca Civica (Villa Lorenzoni). Dal 2007 occupa l'intero palazzo di Villa Lorenzoni e si compone di dodici sale, una grande aula didattica, laboratori, uffici.

Nei primi anni fu sostenuto da un varietà di collaborazioni, con ruoli diversi. In particolare si distingue, per il suo apporto costante e qualificato, il ruolo sostenuto dall'Associazione Amici del Museo. Non mancarono tuttavia un forte impegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e dell'Università di Padova.

Oggi queste collaborazioni proseguono, ma la gestione comunale diretta è assicurata dalla presenza in ruolo di due conservatrici (archeologa e naturalista), di un Direttore e di personale di custodia.

studi e ricerche

Un museo attivo

I risultati delle ricerche svolte presso il Museo vengono pubblicati in “Studi e Ricerche” rivista promossa in coedizione dall’Associazione e dal Museo e in vari periodici scientifici italiani ed internazionali.

Il Museo “G. Zannato”, con la collaborazione del Museo di Storia Naturale di Milano, è stato promotore del “1° Workshop on Mesozoic and Tertiary Decapod Crustaceans” svoltosi presso la Villa Cordellina-Lombardi di Montecchio Maggiore nel 2000 e ha collaborato alle edizioni successive.

La proposta didattica del Museo

Un catalogo completo per tutte le classi