Creazione di una parete espositiva dedicata alla famiglia Lampertico nel comune di Montegaldella (VI). La mostra visibile presso il municipio.



Il progetto
Abbiamo curato la progettazione e la realizzazione dell’intera struttura, della grafica, della predisposizione luci e dell’allestimento della vetrina.
La struttura è stata realizzata in legno lamellare verniciato, con due volumi per dare risalto ai contenuti e per contenere la parte di impianto elettrico. I testi sono forniti dal comune, rivisti e impaginati in pannelli forex da 10mm.
La storia della famiglia Lampertico
La famiglia Lampertico, di origine lombarda, giunse a Vicenza presumibilmente nella prima metà del Settecento, anche se non vi sono fonti precise a riguardo; il suo primo albero genealogico venne tracciato da Sebastiano Rumor, presbitero, storico e letterato, allora vicebibliotecario della Bertoliana, che indicò come capostipite della famiglia tale Alessandro Lampertico.
Fedele Gaetano, di cui non si hanno molte informazioni, risultò il maggiore responsabile dell’arricchimento della famiglia e di lui scrisse anche Giovanni da Schio, che lo citò nella sua opera “Persone memorabili in Vicenza”: “Tra le nuove famiglie di Vicenza vi fu questa non delle più potenti. Un mercantario ambulante di gomitoli di filo e di bombase la fondò sul principio di questo secolo, il suo nome fu Fedele Lampertico”.
Domenico Luigi, fu, invece, il primo membro della famiglia a sposare una nobildonna: Angela Valle.
Suo figlio Fedele (1833-1906), con le sue attività economiche e politiche, testimoniò il cambiamento radicale della condizione della famiglia Lampertico, che in sole tre generazioni era passata dalla povertà del capostipite Alessandro ad una dimensione di grande ricchezza ed influenza sociale.
Fedele assunse numerose cariche nel comune e nella provincia di Vicenza, divenne presidente della Biblioteca civica Bertoliana e addirittura deputato e senatore del Regno d’Italia; grazie alle ricchezze acquisite attraverso i commerci, oltre alla residenza familiare in via Corso Palladio, poté acquistare numerosi possedimenti, come Villa Conti a Montegaldella ed altri terreni a Grumolo delle Abbadesse, Grisignano e Camisano.



